mercoledì 25 aprile 2012

Frittelle al profumo di Robinia

I grappoli bianchi della robinia appendono ai rami dell’albero i loro lampioncini dall’odore snervante da cui cadono come gocciole i petali appassiti”. (Robert J. Courtine, La cucina dei fiori)




Questa settimana gli alberi lungo le strade, sono riempiti di profumatissimi grappoli di fiori bianchi.
Di cosa si tratta? La Robinia.




Sapevo da qualche tempo che con i fiori di robinia si possono fare frittelle, marmellate, liquori, ecc…

Stamattina sono andato a raccogliere un po’ di fiori con l’idea di provare le frittelle.
Mi chiedevo come potevano essere queste frittelle, come i fiori le avrebbero rese speciali.

Dei fiori era presente il profumo, non sulle frittelle, ma piuttosto in bocca.

Sono davvero delicate e deliziose, assolutamente da rifare prima che le robinie si sfioriscono (si possono raccogliere soltanto 10-15 giorni all’anno).


Ingredienti:

fiori di robinia appena sbocciati
150g farina
un pizzico di sale
1 bicchiere di acqua
1 bicchiere di birra
1 albume
Zucchero a velo  q.b.
olio per friggere


Preparazione:


Togliamo i fiori appena sbocciati dal “rametto” e dalle foglie.

Mettiamo in una terrina la farina, il sale e l’acqua tiepida e mescoliamo bene. Aggiungiamo un po’ alla volta la birra. Lasciamo riposare il tutto per almeno mezzora.
Montiamo a neve l’albume e aggiungiamo alla pastella.
Aggiungiamo infine i fiori di robinia nella giusta proporzione.

Mettiamo la pastella e fiori ormai mescolati nell’olio bollente.

Sgoccioliamo bene le frittelle con carta assorbente, mettiamo sopra lo zucchero a velo e serviamo tiepide.

I fiori avanzati possono essere congelati e consumati in un altro momento.


N.B.:  Non si devono usare né i semi né la corteccia; le radici sono dolci ma molto tossiche.

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